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Se per te il 2019 non è stato un bell’anno, allora avrai sicuramente qualcosa da chiedere al nuovo anno.

Se, invece, è stato un anno particolare e significativo come lo è stato per me, allora voglio assolutamente condividere con te le cose che ho imparato per poterti augurare un buon 2020.

E’ stato sicuramente un anno molto singolare visto che i miei buoni propositi di inizio anno sembravano non decollare: stavo perdendo la fiducia e la speranza sul futuro, tanto da mettere paletti molto rigidi alle mie attività.

Se la situazione non cambia, cambierò letteralmente la mia vita.

Mi sono detta. E credimi, quando mi metto in testa di cambiare radicalmente, lo faccio davvero. Dal primo gennaio 2019 ho avuto la singolare idea di pormi un obiettivo al giorno per 365 giorni; insomma, da qualche parte sarei pure approdata, non fosse che avrei perlomeno imparato a scrivere meglio (e sarebbe stato comunque un gran risultato!).

Ma dicevo, appunto, che è stato un anno piuttosto imprevedibile: se i primi mesi si sono susseguiti come il continuum dell’anno precedente, senza grossi scossoni, nella seconda parte dell’anno, invece, la situazione si è ribaltata.

Vuoi che a furia di mettermi in discussione qualcosa di buono l’avevo pur piantato, vuoi che ogni cosa deve maturare a suo tempo, sono sicura che non è solo una questione di fortuna: senza audacia, non avrei fatto granché.

Ecco quindi i miei personalissimi doni (o buoni propositi) che ti consiglio di attuare per il 2020, senza se e senza ma, se desideri anche tu dare una svolta alla tua vita, senza dover aspettare la congiunzione astrale più favorevole.

Ricorda, sono una scienziata: tutto quello di cui abbiamo bisogno è già dentro la nostra mente. Quindi mettiamo da parte il pensiero magico e diamoci da fare per migliorare la nostra condizione, trovare l’equilibrio per la nostra vita interiore e realizzare quei sogni lasciati nel cassetto per troppo tempo.

1. Avere perlomeno un obiettivo generale per il nuovo anno

Non dico di intraprendere imprese apocalittiche come quelle che ho compiuto io, scrivendo un buon proposito al giorno per 365 giorni (ah, a proposito, questo è il link per conoscere il progetto!), ma di cominciare ad avere una visione globale del punto di approdo.

Molte persone navigano a vista, lasciando che sia la vita con i suoi accadimenti a scegliere per loro.

Nel momento in cui ho realizzato che volevo essere io a comandare la nave, ho scritto cosa o chi sarei voluta diventare. Questo è valido per ogni aspetto della tua vita, ma bisogna essere precisi e darsi una scadenza o dei termini massimi entro i quali realizzare questo buon proposito.

Spesso non si riesce a farlo sino all’ultimo giorno utile del nostro piccolo progetto, quindi è importante essere pazienti e vedere di quanto tempo hai realmente bisogno.

Nel 2018 mi ero posta come obiettivo generale quello di conseguire la patente; l’ho raggiunta nel marzo 2019 e questo non significa che non abbiamo portato a termine il mio obiettivo. Semplicemente, la vita quotidiana ha tempi differenti da quelli che ipotizziamo nella nostra mente.

2. Impara ad avere pazienza, tantissima pazienza. Ma tanta, eh.

La prima cosa che mi viene richiesta quando inizio un percorso di crescita personale con una nuova persona è “Quanto tempo ci vorrà per vedere i primi segni del cambiamento?” e rispondo sistematicamente “Non lo so”.

Vuoi perché non so mai quanto possa essere reattiva la persona che mi ritrovo di fronte e qual è il suo livello di consapevolezza, vuoi che la curiosità è l’elemento che spinge le persone a voler cambiare. Insomma, è uno degli elementi che le conduce verso la scoperta del loro Sé e di un nuovo vestito da indossare.

Spesso, nel percorso, una delle paure più profonde è quelle che intervengono nel passaggio tra lo status quo ed il nuovo equilibrio. In questo frangente, le persone si ritrovano senza manuale d’istruzioni e provano delle emozioni piuttosto forti come angoscia e confusione; si sentono spaesate e senza appiglio.

E’ normale. 

Il mio consiglio è quello di imparare a stare: stare nel limbo, stare nell’incertezza, stare in una condizione in cui non sei né carne né pesce.

Se riesci a resistere senza doverti dare per forza un ruolo o un’etichetta, stai sperimentando la libertà di poter scegliere di essere ogni giorno qualcosa o qualcuno di diverso. Libertà è quindi vedere che il mondo delle possibilità ti apre la porta per condurti verso nuove strade.

3. Cominciare a delineare i limiti del tuo spazio vitale

Hai notato quante volte ci tuffiamo in impegni e doveri e riempiamo la nostra agenda di cose da fare? L’overload di informazioni e di relazioni è uno dei difetti della società odierna.

Non esistiamo se non in funzione delle cose da fare. Ci definiamo secondo le azioni che compiamo quotidianamente o a seconda delle relazioni che intratteniamo nella famiglia, nel lavoro, nella vita di tutti i giorni.

In questo modo, ci sentiamo anche sopraffatte dalle emozioni perché non abbiamo il tempo di:

  • sentirle
  • riconoscerle
  • gestirle
  • capire razionalmente la loro natura e la loro composizione per poter tornare in equilibrio

Insomma, vivi in una costante oscillazione tra voler sentire (feel) e ricacciare dentro le tue emozioni. Una battaglia frustrante e perenne che toglie energie ed entusiasmo.

Spesso sei sotto gli effetti nocivi del cosiddetto burnout emotivo: sintomi di disinteresse, apatia, ipersonnia, mancanza di entusiasmo e progettualità, minano la tua salute mentale e le tue relazioni.

Cosa fare?

E’ necessario imparare a stare sole con sé stesse e delineare il proprio spazio vitale. Lo spazio vitale è composto da due fattori che si intersecano tra di loro: lo spazio fisico, ovvero le persone che vuoi considerare e con le quali vuoi relazionarti durante i tuoi periodi No e che ti arricchiscono interiormente durante l’arco della tua vita; lo spazio emotivo, dove puoi ascoltare le tue emozioni e dedicarti del tempo di totale essenza.

Questo è uno dei buoni propositi che consiglio caldamente per recuperare un livello di consapevolezza più profondo e capacità di concentrazione sulla tua vita interiore.

Le risposte che vai cercando sono ben definite nel silenzio del raccoglimento e nella cura delle relazioni positive.

4. Comincia a raccontarti una nuova storia positiva

Smettila di darti addosso, ti prego.

Se dovessi descrivere tutte le parole con le quali spesso vi definite, credo che potrei pubblicare una storia horror.

Perché siete così categoriche e rigide nei vostri confronti?

Perché amate così tanto giudicarvi in una maniera così aspra?

E’ doloroso per me sentire con quali parole etichettate una delle persone che amerete di più nella vostra vita: voi stesse. Sareste felici se dicessero le stesse identiche cose di persone che avete accanto?

La risposta è no, quindi smettetela di farlo anche con voi stessa.

Nel momento in cui ho compreso che io ero la prima sabotatrice dei miei sogni, ho smesso di darmi addosso.

Se credo di non valere nulla, come posso mettermi nelle condizioni di raggiungere grandi obiettivi? Sto fallendo già in partenza.

E proprio perché credo di non valere, come pensi che mi possa relazionare con l’Altro?

Sicuramente avrò paura di essere giudicata, quindi non chiederò mai ciò che mi spetta o non sarò mai in grado di esprimere ciò che penso o ciò che ritengo giusto. E anche qualora dovessi farlo, ahimé, sarò capace di argomentare la mia posizione? O cercherò in tutti i modi di giustificare a me e al mondo intero le mie scelte?

Insomma…che faticaccia!

Comincia dunque a pensare al punto 1, ovvero tenendo a mente il tuo obiettivo generale.

Spesso sei più concentrata sul superare la paura che sul puntare all’obiettivo.

Questo è uno dei segreti per continuare per la tua strada (per sapere come fare, ti consiglio anche di seguire il mio canale Telegram @aumenta la tua concentrazione).

Giorno dopo giorno, con piccoli passi, la tua storia prenderà un’altra forma, un altro suono. E’ ora di cominciare a raccontarti cose belle su di te.

Valorizza ogni piccolo passo compiuto, premiati quando riesci a mandare una mail importante e crea la tua parete dei successi dove riportare gli aspetti e le frasi positive che ti vengono rivolte.

Diventa la fan di te stessa.

Certamente, i buoni propositi non si esauriscono qui ma io ho voluto donarti quelli che ritengo più significativi…per ora.

Il 2019 mi ha sicuramente insegnato a valorizzare questi aspetti e oggi, all’alba del 2020, posso dire di aver compiuto uno dei passi più importanti della mia vita.

Ho lasciato indietro le difficoltà del passato, smettendola di rimuginare su quanto fosse stata ingiusta la vita e rimanendo ancorata a vecchi schemi mentali che mi impedivano di vedermi sotto una luce nuova.

Ti dono, con tutto il cuore, la stessa consapevolezza che mi ha permesso di raggiungere la stabilità emotiva e la soddisfazione di essere ciò che sarei voluta diventare un anno fa.

E tu, quale buon proposito avrai?

 

 

 

 

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