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Tutta la mia vita è stata scritta con carta e penna.

Ho un diario per il lavoro, un diario per la creatività, un diario per gli obiettivi, un diario per i desideri. Non solo perché mi piace la scrittura a mano ma perché è più facile per me ricordare.

Ricordare cosa?

Ricordare che la vita è evoluzione, la vita è apprendimento, la vita è sfida e crescita continua.

Ho avuto paura di dovermi adattare a ciò che gli eventi potessero offrirmi, ho avuto paura di essere in balia delle mie emozioni senza poterle gestire.

Ho tenuto un diario anche (soprattutto) durante la mia lunga malattia, annotando le mie emozioni contrastanti: era come poter parlare con una proiezione di me, per poter dormire tranquilla e con il cuore più leggero.

Perché é così importante, per la psicologia moderna, l’atto della scrittura, soprattutto nei percorsi di crescita personale? Per quali meccanismi ciò che scriviamo è benefico e influisce sull’ andamento della nostra vita?

Secondo J. Pennebaker, nel suo libro Scrivi cosa ti dice il cuore, la scrittura libera la mente.

Per cominciare un compito complesso, è utile mettere per iscritto i propri pensieri e stati d’animo, perché favorisce la soluzione dei problemi.

La scrittura, infatti, promuove l’integrazione delle informazioni, senza focalizzarci solo su pochi indizi e non sulla complessità del problema: la scrittura procede molto più lentamente del pensiero, così possiamo snocciolare la questione con più calma e obiettività.

La pianificazione degli obiettivi, sia in studio che a casa, avviene proprio così, utilizzando le proprietà benefiche della scrittura  a mano e la forza plastica e generatrice della mente.

Da esperta in apprendimento, ho spesso sperimentato le varie tecniche che promuovo anche nel mio lavoro e questo ha dato risultati inaspettati e magici.

Per prima cosa, ci vuole pazienza. Spesso ci imbarazziamo a fare qualcosa per noi stessi, a rivolgere la parola al nostro Io interiore, perché significa fermarsi e avere un dialogo con sé stessi. Significa chiedersi cosa realmente desideriamo.

Attenzione, non si tratta di pensieri magici o desideri irrealizzabili, ma di un programma step by step delle azioni che metteremo in atto durante l’ anno in entrata per raggiungere quei determinati obiettivi.

Se stai leggendo quest’ articolo, ti chiedo di prendere carta e penna e seguire quanto sto per dirti.

I tuoi obiettivi saranno divisi temporalmente:

  • Ci saranno obiettivi a breve termine, da qui ad un mese
  • Ci saranno obiettivi a medio termine, da qui a sei mesi
  • CI saranno obiettivi a lungo termine, da qui ad un anno.

Inoltre, dovrai essere preciso e accurato nel descrivere cosa desideri. Vanno bene gli obiettivi che si riferiscono ad un’azione specifica, come “Vorrei riuscire ad ottenere un colloquio di lavoro come impiegato entro un mese”, mentre è più difficile quantificare (e misurarne l’efficacia) affermazioni come “Voglio avere un lavoro”, poiché è un obiettivo macro che necessita di azioni più piccole, particolari e misurabili, così da farti da guida.

Sii positivo.

Le affermazioni al negativo ingannano il cervello: dire “Voglio mangiare meno dolci” ci porta inconsciamente ad una misurazione errata della realtà che decidiamo di condannare. Sebbene continuiamo a mangiare dolci, saremmo ugualmente orgogliosi di noi perché ci sembra che siano di meno rispetto all’ anno precedente, ma la mente utilizza delle percezioni distorte per illudersi e continuare a compiere sempre le stesse azioni. In tal caso, dobbiamo scrivere le affermazioni al positivo, per poter attivare la nuova abitudine (il mangiar sano, ad esempio) e rinforzarla: “Voglio mangiare due mele al giorno, una per spuntino e una per merenda”, ad esempio, è un’ affermazione che rinforza un comportamento desiderato.

Tieni la tua lista degli obiettivi sempre a portata di vista.

Ricorda alla tua mente gli obiettivi prefissati. Quando hai timore di aver perso la motivazione, ringraziati per quelli che hai già raggiunto. Sii flessibile perché, per natura, commettiamo degli errori di valutazione, sopravvalutando le energie e sottovalutiamo la difficoltà con la quale possiamo raggiungere certi obiettivi: ottenere un colloquio di lavoro è un obiettivo che possiamo raggiungere se decidiamo di dedicare una quantità di ore e di energie notevole per mandare curriculum, trovare offerte di lavoro non ingannevoli, aggiornare le nostre competenze, stringere nuove relazioni, far stampare un nostro bigliettino da visita, ecc. quindi è necessario dedicare più attenzioni rispetto al “mangiare due mele al giorno, una per spuntino e una per merenda”.

Non arrenderti. Ci sono variabili che puoi controllare (come le ore spese a mandare CV) e altre che non puoi controllare (come l’andamento del mercato del lavoro nella tua regione) e questo implica anche una dose di creatività e perdono nei confronti di te stesso. Se non hai raggiunto un obiettivo entro la scadenza prefissata, perdonati e rivedi la lista, prendendoti più tempo per portarlo a termine.

Io stessa ero convinta di conseguire la patente entro il 2018 (era uno dei miei obiettivi per l’ anno che si sta concludendo), ma così non è stato: tuttavia, sono felice di esser riuscita a salire nuovamente su un’ auto dopo tredici anni e per me è una grandissima vittoria, quindi posso dire di aver raggiunto un grande obiettivo.

Chiediti cosa faresti se non avessi paura.

Scatena la fantasia. Quante cose puoi realizzare in un anno, in un mese, in ogni singolo giorno, ogni ora? Ogni momento è decisivo per quello successivo, così da infilare le perle della tua collana e indossarla in segno di vittoria.

Chiediti cosa faresti se non avessi paura di ottenere un lavoro migliore, chiediti cosa faresti se non avessi paura di incominciare una nuova relazione, chiediti cosa faresti se non avessi paura di dedicare del tempo a te stesso senza apparire egoista. E’ la tua lista degli obiettivi sul lavoro, le relazioni, il tempo libero e la crescita personale.

Secondo la profezia che si autoavvera, un meccanismo psicologico che porta all’ avverarsi di eventi che abbiamo ipotizzato e reiterato nella comunicazione (sia al positivo, come “Sono sicuro che l’ esame andrà bene”, sia al negativo, come “Sono sicuro che sarà l’ennesimo fallimento”), ciò che raccontiamo a noi stessi con convinzione e forza ha grosse probabilità di riuscita.

Condividiamo con quante più persone possibili ciò che abbiamo scritto, ciò che ci siamo intimamente impegnati a fare per i prossimi mesi: la condivisione allenta l’ansia da prestazione, ci aiuta a mantenere fede ai nostri impegni, ci permette di monitorarci costantemente (perchè pensi che sia una pratica diffusa nei gruppi di auto aiuto o nei percorsi di dimagrimento?). L’ Altro è lo specchio e l’ancora del nostro cambiamento.

Io ho già scritto la mia lista e so che quest’anno sarà quello più bello e decisivo della mia vita.

Come vuoi che sia il tuo 2019?

Auguri dalla Doc.

 

 

 

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